5 Film Horror approvati da Grantorrone per un 🎃 Halloween 🎃 orribile.

Chi, come me, ha vissuto gli anni ’80 non può non ricordare la miriade di film horror più o meno di serie “B” uscita in quel decennio e soprattutto non può non ricordare la mania per tutto ciò che era “skifiltoso” ed “orribiloso” tipica di tutta una serie di giocattoli e cartoni animati dell’epoca.

In un mondo ancora senza una connessione globale bastava poco per esclamare “che figio!” e l’unico modo per violentare le nostre giovani retine con chilometri di nastro in VHS era quello di ritrovarsi a casa del tale amico che aveva copia del tale film di cui ci aveva parlato il tale compagnetto di scuola: “lo devi troppo vedere! C’è quella scena troppo schifosaaa!” Etc etc

Ricordo con grande affetto i pomeriggi, al Sabato, passati a casa del mio amico delle medie Amedeo a guardare un film horror o due noleggiati in videoteca. Ah.. le videoteche…. che nostalgia. Un rito protratto per un’estate intera e riproposto poi un decennio dopo in compagnia del fido Subzero. Si andava da Stereomarket in Corso Peschiera, reparto horror e poi giù a far sudare il videoregistratore a quattro testine!

Ma adesso basta perdere tempo, si va ad incominciare:

Ammazzavampiri. 1985 by: Tom Holland.

Fright Night

Film che mi ha sempre fatto impazzire per la copertina, titolo originale: “Fright Night”. Ammazzavampiri è comunque un titolo dignitoso e riassume tutto il sapore “gidierroso” che questo film mi ha da sempre suscitato. C’è il poco credibile eroe Charley Brewster, c’è la bella da salvare, il party composto dai suoi amici, il mentore che ha perso la via Peter Vincent ed il temibile boss finale: il vampiro Jerry Dandrige.

Ci sono tutti gli elementi per un’avventura paurosa, ma non troppo. Gli effetti speciali, a mio avviso, reggono ancora bene considerato gli anni passati ed i 105 minuti che dura la pellicole scorrono leggeri e senza forzature.

Per la trama dettagliata vi rimano a Wikipedia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Ammazzavampiri

Scena topica: il momento in cui Charley trova a casa sua, invitato dalla madre, il vicino di casa/arcinemico. I vampiri non possono entrare in casa tua se non sono stati invitati, vero Charley? 😏

Frase cult: Ci sono molte buone ragioni per avere paura del buio.

Da vedere se: da ragazzini avete sempre desiderato andare a caccia del male assieme ai vostri amici.

Ghoulies II. 1988 by: Albert Band.

Ghoulies II

Film che vidi per la prima volta a casa del mio amico Fabio, il quale aveva una luridoteca, ehm una videoteca veramente invidiabile. Mi ricordo il salotto di casa sua come una sorta di cinema dove potevi scegliere la cassetta VHS che volevi e guardarla. Le cassette erano come voleva la tradizione, rigorosamente copiate, ma quante chicche aveva Fabio!

Secondo di una quadrilogia avente come protagonisti i perfidi mostriciattoli ghoulies appunto. Nello specifico episodio si ritrovano in un Lunapark ove inizialmente fanno fare grandi incassi ai giostrai, ma dopo poco iniziano a dare sfogo alla loro perfidia uccidendo i malcapitati che entrano nell’attrazione che li contiene dal rassicurante nome: “Satan’s Den” fino ad arrivare allo scontro finale tra forze del bene e forze del male. A dire il vero non è che sia un granché, ma a noi ragazzini era sembrato adeguatamente truculento e disturbante e poi, in una scena c’è anche una stella ninja. Che vuoi di più? Da segnalare anche la presenza nella colonna sonora della canzone “Scream until you like it” degli W.A.S.P.

Scena topica: il ghoulies gatto che afferra al volo la stella shuriken lanciatagli dal ragazzino di turno.

Frase cult: proprio quando pensavi che fosse sicuro andare al bagno…

Da vedere se: riuscite a digerire lo stop motion a basso costo.

Non aprite quel cancello. 1987 by: Tibor Takács.

Da non confondersi con “Non aprite quella porta”, film decisamente più maturo e probabilmente più famoso. Titolo originale a prova di equivoci “The Gate”.

Pellicola di ragazzini, come tante negli anni ’80, che si ritrovano a combattere contro forze ben al di là delle loro capacità. Quando hai ancora un’età in cui è possibile immedesimarsi nelle avventure dei protagonisti basta questo per far decollare la fantasia. La storia si basa sul ritrovamento da parte del protagonista di un misterioso geode in giardino che in realtà permette di aprire un portale (the Gate) che farà entrare il male nel nostro mondo. Bellissimo era per noi il Setting: la sorella maggiore che organizza una festa con gli amici in assenza dei genitori, il protagonista che assieme al suo amico, leggendo libri di occultismo ed ascoltando musica rock capisce che il buco nel giardino è un cancello per il regno di divinità malvagie. Lo scontro finale con tanto di mostro gigante e casa distrutta! c’è tutto!

Scena topica: Terry, l’amico di Glen ha un’apparizione della madre defunta e crede di abbracciarla quando in realtà si ritrova ad abbracciare Angus, il cane di Glen defunto da tempo.

Frase cult: Sono qui e vogliono conoscere i vicini!

Da vedere se: avete trovato uno strano geode in giardino.

Re-Animator 2. 1989 by: Brian Yuzna.

Secondo di tre film dedicati al soggetto Re-Animator.

A mio avviso questo secondo capitolo, pur rimanendo mostruosamente splatter, rimane più godibile e divertente del primo (del quale comunque raccomando la visione) e poi fin dai titoli di testa viene esplicitamente detto che è ispirato al racconto: Herbert West rianimatore dello scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft.

Non solo! i due protagonisti lavorano per l’ospedale della Miskatonic University di Arkham e gli avvenimenti del primo film vengono menzionati come “Miskatonic Massacre”, nomi che già dovrebbero far vacillare la vostra sanità mentale.

In quegli anni si giocava a bestia ai giochi di ruolo ed uno dei più gettonati era “Il richiamo di Cthulhu” per l’appunto, quindi potete capire che appeal potesse avere su di noi questo film.

Di che parla dite? beh ecco a grandi linee la trama: (grazie wikipedia) Il malefico dottor Herbert West, con il collega Dan Cain, dopo i disastri dei loro esperimenti lavorano in un ospedale in Perù, durante la dittatura del 1991. Utilizzando i cadaveri per i loro esperimenti, scoprono una sostanza in grado di ridare vita non solo ai morti, ma persino alle singole parti di un cadavere. Tornati nel Massachusetts, i due tentano di ridare vita alla fidanzata morta di Cain, di cui è stato conservato il cuore. Da li parte tutta una serie di uccisioni e situazione grottesche e disturbanti.

Scena topica: la testa mozzata del Dottor Graves si fa “installare” due ali di pipistrello per potersi muovere liberamente in giro per la casa.

Frase cult: ho creato ciò che la mente di nessun uomo o il grembo di nessuna donna potrebbe mai sperare di raggiungere.

Da vedere se: non avete prestato servizio come medici durante la guerra civile in Perù.

Cimitero vivente 2. 1989 by: Mary Lambert.

Titolo originale: Pet Semetary 2, seguito del primo capitolo Pet Semetary. (ma dai!?). Traduzione italiana del titolo abbastanza calzante in quanto si parla di gente o animali che tornano in vita dopo essere stati sepolti in un vecchio cimitero indiano…..

Ho scelto questo film perchè non è assolutamente male, certo… è classificabile come filmaccio di serie b, ma è godibile al 100%. In più ho un bellissimo ricordo che lo accompagna. Anno 1989 pieno boom dello Skate nella mia città. Tutti i miei amichetti andavano sullo Skate, eravamo una “brigade”, la Cavour Brigade (materiale per un’altra storia) e ci muovevamo per Torino solo ed eslusivamente sulla tavola. Una dozzina di ragazzini rollanti e rumorosi, “skateboarding is not a crime!” si urlava, ma l’inglese non è mai stata prerogativa del popolo italiano quindi non ci capiva nessuno. Il nostro livello di gasamento era assoluto, gli anni ’80 stavano finendo, ma di sicuro a noi non sembrava importare. Film americani, i primi Manga pubblicati in Italia (chi ricorda la rivista Zero?) riviste di consoles e di skate non facevano altro che fomentare la nostra euforia ingenua e perbene. Io ed il mio amicone Matteo (amicone perchè eravamo molto amici, ma era anche un bestione pallanuotista alto e muscoloso) prendiamo le nostre tavole ed andiamo al cinema Fiamma, che ora non esiste più (ucciso dagli innumerevoli multisala anonimi che costellano le nostre città). Pomeriggio. Mica potevamo uscire a 13 anni la notte, siete pazzi? due biglietti. Ci accomodiamo sulle sedie di legno. Si! erano di legno! il film inizia. In sala siamo 5. Non possiamo chiedere di meglio, la pellicola ci diverte dall’inizio alla fine e ne usciamo 102 minuti dopo con una serie di nuove frasi “cult” da ripetere all’infinito assieme agli amici tra un ollie e l’altro.

Di che parla il film? beh.. a grandi linee: il protagonista Jeff Matthews rimane traumatizzato dalla brutale morte della madre e si trasferisce col padre a Ludlow, la cittadina del Maine che diede i natali alla donna e che, anni prima, fu teatro degli orribili avvenimenti riguardanti la famiglia Creed. Ovviamente si trova male a scuola, bullizzato etc etc… Questo ragazzo è Edward Furlong, il John Connor di Terminator 2, tanto mi basterebbe, per consigliarvi il film ma non è finita qua! Lo sceriffo della cittadina è Clancy Brown, ovvero il Kurgan di Highlander (1986). Siamo a posto? Si. Sappiate che anche qui c’è un animale, il cane dell’amico di Jeff, ucciso dallo sceriffo, seppellito nel cimitero indiano di cui sopra e riportato in vita cattivo cattivello, c’è l’uccisione da parte del cane del maligno sceriffo il quale torna in vita a sua volta a tormentare il nostro protagonista in una spirale di sangue e budella miste fino al devastante epilogo famigliare.

Per la trama dettagliata vi rimando a Wikipedia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Cimitero_vivente_2

Da segnalare la presenza anche in questo capitolo del franchise di un singolo dei Ramones: Poison Heart.

Scena topica: Jeff che attende assieme alla madre riesumata il ritorno del padre a casa. Non te lo aspettavi eh Chase?

Frase cult: tutto è più bello se ti schizza il cervello.

Da vedere se: il primo film non vi è bastato e volete capire come resuscitare il vostro pesce rosso morto anni fa.

Bene! direi che gli estremi per passare una bella serata horror ci sono, vi auguro buona visione e buon divertimento nel bene e nel male, ma più nel male dai… in fondo è la notte delle streghe!

Pubblicato da

Grantorrone

Un nostalgico e malinconico nerd.

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